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Un discorso sulle mie opere

Per me l'arte è davvero comunicazione perciò utilizzo tutti i metodi, i materiali e le attrezzature che posso per arrivare a trasmettere il messaggio che in primo luogo mi ha ispirata.

Utilizzo per questo diversi materiali e diverse tecniche sia per adattarmi all'uso del materiale sia per adattare il materiale al risultato che voglio ottenere. Generalmente punto molto al raggiungimento del messaggio che in primo luogo volevo esprimere, questo anche a costo della robustezza fisica finale dell'opera o viceversa inglobando la robustezza fisica nel messaggio stesso.

Il quadro qui sopra è ad esempio molto robusto ed è nato per essere calpestato come si vede nella foto sotto dove è stato esposto in una mostra al pubblico calpestio.

Mentre questo che segue è su leggerissima carta di riso e richiede moltissima attenzione per il trasporto e il maneggiamento.

Rivedendo le mie opere nel loro complesso ho scoperto (nel farle ovviamente la mia attenzione non era evidentemente sull'ottenere una continuità stilistica particolare) che più che avere l'attenzione sul quadro in se che poi nella norma va incorniciato con qualcosa che si adatti esteticamente, ho incluso molto spesso anche la cornice nell'ottenimento di un effetto complessivo.

Nel quadro della foto qui sopra, ad esempio, la cornice è in retino metallico e quindi la cornice non è un complemento dell'opera ma è inclusa nella stessa. Alle volte non vi nascondo che la mia creatività mi ha portato a realizzare qualcosa che mi ha dato dei seri problemi di trasporto e di esposizione. Altre volte, immersa nell'eccitazione della creazione, mi sono sfuggiti dettagli pratici che ho dovuto risolvere proprio nel momento di dover esporre l'opera.

Ad ogni modo non mi sono mai posta il problema del come trasmettere il messaggio ma semplicemente del cosa comunicare. Nelle mie personali espongo le mie opere con una didascalia (la potete vedere nelle foto delle mie mostre) dove oltre al titolo dell'opera tento di indirizzare lo spettatore alla ricezione di questa comunicazione. Questo metodo ho visto che porta il pubblico a essere più ricettivo nei confronti dell'opera fino ad arrivare ad una simpaticissima signora che dopo aver visto due o tre quadri di cui aveva letto le didascalie ha esclamato "Finalmente capisco l'arte moderna!!".

Il metodo non è scevro di rischi. Una volta mi sono ritrovata alle spalle di due "esperti" d'arte che dopo aver visto il quadro ed aver letto la didascalia hanno detto "Ma no, secondo me l'artista qui voleva significare..." arrivando quindi a... togliermi le parole di bocca! Ora, sicuramente un'opera d'arte, secondo la mia modesta opinione, per essere tale deve necessariamente toccare le corde di esperienze interiori dello spettatore con l'estetica, il messaggio e quant'altro l'artista riesce a esprimere con il mezzo che si è scelto per avere questa comunicazione. Che l'arte sia comunicazione è per me fuor di dubbio perchè si tratta di far arrivare un'idea, un concetto, una sensazione o comunque qualcosa dall'artista che lo invia allo spettatore che lo riceve e questo è quello che nella sua essenza è la comunicazione. In aggiunta potremmo dire che facente parte della comunicazione è la responsabilità da parte di chi invia la comunicazione che questa sia più o meno facilmente comprensibile da parte di chi la riceve. Io cerco ogni volta di arrivare allo spettatore nella maniera a lui più semplice cercando nondimeno di stimolare la sua fantasia e la sua pazienza per portarlo a capire il mio linguaggio. Il mio tentativo è di evitare di imporre il mio linguaggio e di porgere una scalino facile da salire per arrivare a farmi capire dallo spettatore, che chiamo per l'appunto spettatore perchè come uno spettatore non può interloquire con me se non scrivendo qualcosa sul libro dei visitatori. Per questo ci tengo a cercare di farmi capire piuttosto che lasciare solo al quadro e all'eventuale titolo (come dicevo sulla home page) il compito di far arrivare il messaggio al pubblico. E' vero che oggi molta gente capisce l'arte moderna e sono grata a tutti costoro perchè sicuramente mi semplificano la vita di artista ma vorrei arrivare a comunicare anche a coloro che nell'arte moderna vedono solo un guazzabuglio di scarabocchi colorati; e con questo non intendo dire che ci riesco, ma di sicuro ci sto provando.